domenica

Il Caos Armonico

Il grafico andava stabilizzandosi. Ce ne era voluta di pazienza, ma finalmente la fase transitoria era stata superata.
- Allora?
- Allora cosa?
Il supervisore sbuffò spazientito. - Allora cosa, allora che sta succedendo, ecco cosa!

L'altro, il tecnico, non sopportava di stare a prendere ordini da un tizio qualsiasi, che stava lì a comandare grazie a delle strane meccaniche di avanzamento di carriera.
- Il sistema si sta polarizzando, signore.
- Quindi stiamo per avere qualche risultato. Bene. - Fissò per un lungo attimo il piccolo frammento che con tanta fatica era stato recuperato. Era una cosa nera, rigida e irregolare; a un primo sguardo poteva sembrare una scheggia di legno intinta nella pece. Galleggiava nel vuoto, in una capsula appositamente creata per contenerlo e studiarlo. - Se riuscissimo a capire come funziona questa cosa, la nostra armata potrebbe aumentare il proprio territorio... Diventerà possibile conquistare l'Impero di Ferro, la terra del Daimyo, il regno dei druidi e la torre degli stregoni, o addirittura gli squallidi deserti del Re Nomade! E tutto per merito mio e del mio gruppo di ricerca... Il nostro Signore sarà benevolo con me.
Tutti i presenti nella sala di controllo si guardarono a vicenda, chi sogghignando, chi con aria rassegnata. Un simile imbecille stava scalando la vetta grazie al loro lavoro, e non era una cosa rara lì.
Ad un tratto, l'attenzione di tutti venne attratta da qualcos'altro.

Che vi racconterò un'altra volta.

ZA-ZA-ZAAAAAAANN!

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